Maker Faire Rome 2014

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 06/10/14 

Un resoconto della nostra esperienza a questa fiera

Dopo un lungo periodo di esposizioni che ci hanno portati a girare per mezza penisola, è l'ora per i Vicenza Thunders di prendersi una lunga pausa per sviluppare nuovi progetti, non prima, però, del 25 Ottobre quando potrete trovarci a Torri di Quartesolo in occasione del Linux day. Questo potrebbe essere l'ultimo evento a cui partecipiamo (o forse no!). Nel dubbio venite a trovarci comunque!

Fissato quest'ultimo appuntamento, volevamo tirare le somme sull'evento più atteso da tutti i maker europei che ci ha portati fino alla nostra capitale: la Maker Faire Rome, che quest'anno si è svolta all'interno dell'Auditorium Parco della Musica, diversamente dallo scorso anno. La Maker Faire ha portato a Roma una quantità enorme di espositori e visitatori per cercare di far conoscere all'Europa le ultime innovazioni nel campo dell'artigianato e per far capire al pubblico come un movimento come quello dei maker possa rivoluzionare l'economia.
Dal nostro punto di vista (e anche di molti altri espositori), però, quest'evento non è stato proprio quello che ci aspettavamo. Infatti, abbiamo notato, che, in generale, rispetto allo scorso anno, c'è stata un'organizzazione molto più superficiale e grossolana.
Andiamo con ordine: appena abbiamo messo piede dentro Roma, ci siamo subito precipitati all'Auditorium Parco della Musica perché dovevamo allestire il nostro stand prima delle 19, ma siamo rimasti di stucco appena abbiamo visto le condizioni dello spazio dedicato a noi e a un'altra ventina di maker (Foto). La tenda I, riservata a robot e droni, doveva ancora finire di essere montata per bene, oltre ad essere allagata e senza corrente (non è una novità che acqua ed elettricità non vadano proprio d'accordo). Oltretutto, c'erano molte infiltrazioni d'acqua dal soffitto, che inevitabilmente cadeva sopra gli stand. Questa cosa sarebbe da evitare in una fiera di questo calibro, dove sono esposti prevalentemente prodotti elettronici che possono subire danni dall'acqua.
Nei giorni seguenti la situazione non era migliorata di molto: la moquette e il tendone si erano per fortuna asciugati, visto il clima molto afoso, ma a questo punto il tendone diventava un vero e proprio forno poiché non era previsto alcun modo di far circolare l'aria. Abbiamo quindi dovuto provvedere noi espositori a sollevare i lati della tenda.
Oltre a questo, nello spazio davanti al nostro stand, il pavimento era montato male ed era presente un affossamento che faceva inciampare i visitatori e che provocava scosse sulle tavole degli espositori, non consentendoci di utilizzare la nostra stampante 3D.
Sicuramente all'interno di una fiera dell'innovazione ci si aspetterebbe che il WiFi funzionasse, no? Appunto: la risposta è proprio no! Solo l'ultimo giorno ha funzionato per poco tempo, ma gli altri giorni, nella nostra zona, non si riusciva nemmeno a fare il login.
Come ciliegina sulla torta, avevamo notato che alcuni stand non avevano il cartello che riportava il nome del progetto (tra cui il nostro poiché non ce n'è andata dritta una). Per fortuna il nostro Riccardo nel pomeriggio del primo giorno di esposizione, ha provveduto trovando questi cartelli per caso messi da parte in un angolo del tendone (Foto).
Veniamo ora ad alcune note di carattere organizzativo: nel tendone dedicato a robot e droni, erano presenti un po' di robot (compreso il nostro) e droni: il resto degli stand era dedicato ad altri progetti molto interessanti che, però, con il tema indicato in precedenza c'entravano ben poco (fotografia, maschere di supereroi fatte a mano, gadget luminosi ecc.). Questo contribuiva a disorientare i visitatori, che magari volevano vedere quelli che sono definiti comunemente droni, ovvero i multicotteri. Oltre a questo, spesso il pubblico non riusciva a orientarsi e chiedeva dove fossero alcuni stand. Molti visitatori ci hanno fatto notare questo fatto e ci hanno detto che hanno avuto la sensazione di non aver visitato tutta la fiera.
A questo proposito, abbiamo notato che non esisteva un vero e proprio percorso che il pubblico doveva seguire così da visitare tutti gli stand, ma si dava maggior visibilità agli sponsor paganti mettendo da parte i makers, cosa che l'anno scorso non accadeva, forse anche perché il luogo era più consono a ospitare un evento del genere. Si notava, infatti, che nell'anfiteatro principale e negli stand vicino all'entrata, i visitatori erano molti di più che nella nostra zona nel giardino al piano superiore. In particolare questa disuguaglianza di trattamento ci ha deluso molto visto che noi siamo due studenti universitari di ingegneria e abbiamo investito molto per questa trasferta a Roma. Ci è sembrata quasi una mancanza di rispetto per tutti i nostri lavori e sacrifici (e anche quelli degli altri makers).

La cosa che più ci ha demoralizzato, però, è stata il furto della medaglia che avevamo vinto alla RoboCup Jr del 2012 (Foto). Per noi aveva un grande valore perché ci ricordava come dopo un duro lavoro siamo riusciti a vincere e a diventare campioni d'Italia. Poiché i nostri "grandi amici" dell'ITIS A. Rossi hanno perso la coppa che ci era stata consegnata con le medaglie, ora rimane solo un'altra medaglia e qualche foto a testimoniare quell'evento.

Nonostante tutto abbiamo conosciuto molte persone con prodotti interessanti, abbiamo ricevuto molti spunti per nuovi progetti e almeno una soddisfazione è arrivata: abbiamo vinto il contest indetto da Codemotion, che ci ha premiato con i suoi gadget, un'intervista sul loro canale YouTube e il gagliardetto ufficiale della Maker Faire (Foto).

Detto questo, speriamo che le nostre disavventure passate alla Maker Faire possano essere utili agli organizzatori per capire cosa non ha funzionato e per migliorare l'evento in vista della prossima edizione. A prova di ciò, abbiamo scritto direttamente agli organizzatori che ci hanno risposto che terranno in considerazione i nostri suggerimenti.

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